I ‘’longlennials’’ e le nuove generazioni, fianco a fianco per migliorare insieme

longlennials e nuove generazioni

Scritto da Tak3fl1ght_C@rm3n

Pubblicato il 5 Mar, 2024

Il re-hiring è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede sempre non solo di più negli USA ma anche in Europa. L’interesse nell’investire risorse nei longlennials, i dipendenti over 55 è importante perché non solo permette a questa fascia di lavoratori di impiegare le proprie preziose competenze con gli strumenti migliori, ma permette anche di affiancare le nuove generazioni a quelle precedenti, creando dialogo, inclusione e scambio di conoscenza e prospettive.

I lavoratori over 55, i cosiddetti “Longlennials” sono una categoria in netta e costante crescita ( nel 2023 sono aumentati del 15% rispetto al 2022), complice la longevità e l’età pensionistica aumentata. MA non solo. Queste risorse, cosidette senior, hanno il pregio di aver maturato competenze ed esperienze lavorative preziose, oltre che alla loyalty.

Affiancare i longlennials a lavoratori più giovani, magari nativi digitali, consente a questi ultimi di vivere un’esperienza preziosa, il dialogo e il confronto, imparando da chi ne ha molta alle spalle: Viceversa le figure più senior possono imparare nuovi tools e nuove conoscenze e modalità comunicative e lavorative appartenenti al mondo delle generazioni digitali.

Nell’articolo de Il Sole 24 ore “Over 55 e aziende: prepararsi alla stagione dei longlennials” si descrive al meglio questo fenomeno. La convivenza inter-generazionale interesserà sempre di più la quotidianità lavorativa, e non deve indurci a dubitare di questa prospettiva.

La varietà generazionale deve essere intesa come un accrescimento del potenziale aziendale, e non come un ostacolo. Servirà a creare nuova energia, talent retention ed a costruire un rinnovato senso di appartenenza, facendo dialogare i giovani, appartenenti a un mondo sempre più veloce ma alle volte effimero e impalpabile, con i senior, spesso lasciati indietro dal mondo digitale, ma sicuramente preziosi, capaci di esperienza, affidabilità, Non da ultimo un processo di scambio di conoscenze e competenze, il reverse mentoring, può portare benefici tangibili e misurabili non solo nei gruppi di lavoro dove ci sono mix generazionali a confronto, ma nelle aziende intere, che sono di fatto un eco sistema complesso e diversificato,. E le differenze sono sempre fonte di arricchimento. Possiamo dire che entriamo nell’era della Global Inclusion e dell’Aging Intelligence?

  

Qui il Link all’articolo completo de Il Sole 24 ore (Econopoly)

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